Il punto su Cassa di Risparmio
Mercoledì scorso 26 luglio, presso la sede sociale si è riunito il Consiglio Direttivo della SUMS, che tra quanto previsto all’ordine giorno, ha fatto anche il punto della situazione di Cassa di Risparmio.
Dopo avere ascoltato la relazione del Presidente Marino Albani, in vista delle prossime assemblee di Cassa di Risparmio, ha analizzato ed approfondito la delicata situazione della banca, che presto dovrà affrontare due serie problematiche: l’assorbimento di Asset e l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2016.
Il Consiglio ha espresso grande apprezzamento per i risultati ottenuti finora da SUMS per le sue azioni messe in campo a tutela della Cassa di Risparmio e degli interessi della sua partecipazione, confermando che tutto quanto operato finora dal Consiglio Direttivo e dal Presidente risponde correttamente alla stessa conformemente al mandato conferitogli dall’Assemblea dei Soci di SUMS tenutasi il 10 giugno scorso.
Pertanto il Consiglio Direttivo ritiene necessario proseguire sulla strada intrapresa e di continuare a svolgere il proprio ruolo fino in fondo, senza lasciare nulla di intentato.
Si sta profilando infatti quanto previsto diversi mesi fa in tempi non sospetti: ossia una netta svalutazione degli attivi della Cassa di Risparmio, in particolar modo dei crediti, che potrebbe procurare una perdita d’esercizio di importo tale da azzerare il capitale e cancellare la partecipazione della SUMS.
Ricordiamo che in due momenti, tra il 2012 ed il 2015, SUMS ha conferito quasi 15 milioni di euro nel capitale di Cassa di Risparmio.
Poche settimane fa, l’Assemblea dei Soci di Cassa di Risparmio, in cui lo Stato ha il 92,79% dei voti, ha rifiutato a SUMS di poter incaricare propri esperti per verificare le valutazioni di bilancio che saranno operate dal Consiglio di Amministrazione e dai propri consulenti.
Ciononostante SUMS, confida nel ruolo e nelle competenze degli organi di controllo della banca, ossia il collegio sindacale e la società di revisione, ed è certa che faranno fino in fondo il loro dovere di verifica sui criteri di valutazione nel rispetto della legge e dei principi contabili.
SUMS desidera sì salvaguardare la propria partecipazione, ma principalmente auspica che si giunga a definire un bilancio che rispecchi il più possibile la realtà, anche se questa corrispondesse ad un risultato penalizzante per la Cassa di Risparmio ed i suoi azionisti.
SUMS è inoltre preoccupata per l’inserimento di Asset in Cassa di Risparmio.
Per questo ha chiesto ed ottenuto l’impegno dello Stato a fornire tutto il sostegno, soprattutto finanziario, che l’operazione richiede.
Dopo aver approvato l’impostazione di uno studio per la revisione della mutualità interna, nonché la bozza di un accordo per la cessione allo Stato della propria metà del Casale la Fiorina, il Consiglio Direttivo infine ha provveduto alla sostituzione del Tesoriere Cesare Tabarrini, autosospesosi per motivi strettamente personali fino al 30 settembre, con il neo consigliere Alessandro Bianchini, che ha già ricoperto la carica diversi anni fa.
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