Marino Albani presidente SUMS: soddisfatto per la di cessione delle quote Carisp
Dopo oltre un anno di confronto e poi di trattative con lo Stato, SUMS è riuscita a concretizzare un accordo ragionevole con il Governo, che permette lo smobilizzo di attività che non rientrano più nei piani del Sodalizio.
Passaggio storico per la SUMS che, in occasione dell’Assemblea per l’approvazione del bilancio, formalizza l’atto di cessione delle quote Carisp, dopo che ne era stata la fondatrice il 28 maggio 1876.
Ma andiamo per ordine. Nel corso dell’Assemblea, che si è tenuta il 19 maggio scorso:
– è stato approvato il bilancio 2017, che registra un disavanzo di 130mila, imputabile principalmente alla svalutazione della partecipazione CARIM e agli Assegni vitalizi;
– sono approvate diverse modifiche statutarie, tra cui l’eliminazione del tetto di iscrizione a 55 anni e vari adeguamenti alla normativa vigente per le associazioni;
– sono state illustrate proiezioni attuariali sull’andamento del fondo assegni vitalizi e sui suoi riflessi sul patrimonio del Sodalizio. Al termine l’Assemblea ha conferito mandato al Direttivo di fare ulteriori verifiche ai fini del regolamento vigente e di riferire alla prossima Assemblea eventuali proposte operative;
– sono stati nominati due membri del Consiglio Direttivo SUMS: Andrea Barbieri e Dennis Bizzocchi; e uno del CdA della Fondazione Carisp: Luciano Ciavatta.
Il 28 maggio scorso si è proceduti alla vendita delle azioni Carisp allo Stato. In quell’occasione, il presidente Marino Albani ha sottoscritto presso l’Avvocatura dello Stato, insieme ai Sindaci di Governo, l’atto notarile di cessione delle azioni Cassa di Risparmio, di proprietà SUMS, allo Stato, alle condizioni autorizzate dall’Assemblea dei Soci del 10/2/18. Il prezzo concordato è di 3,2 milioni, da pagare in 25 rate annuali indicizzate. La cessione è soggetta alla sola clausola sospensiva rappresentata dall’autorizzazione che deve essere rilasciata da Banca Centrale. La firma dell’accordo per la cessione del Casale la Fiorina è invece slittata per motivi tecnici, in quanto il Governo dovrà integrare lo stanziamento in sede di assestamento di Bilancio.
Dopo la firma dell’atto di cessione delle azioni Carisp, il presidente SUMS Marino Albani non ha nascosto la sua soddisfazione: “Si conclude positivamente una stagione difficile ed impegnativa sotto vari aspetti, come mai forse SUMS ha sperimentato. Dopo oltre un anno di confronto e poi di trattative con lo Stato, SUMS è riuscita a concretizzare un accordo ragionevole con il Governo, che permette lo smobilizzo di attività che non rientrano più nei piani del Sodalizio. Un accordo che per il Bilancio 2018 significa una pesante minusvalenza di 4 milioni, ma che permette a SUMS di recuperare il massimo delle risorse finanziarie recuperabili, che dovranno essere destinate prioritariamente, secondo l’Assemblea, alle attività statutarie della SUMS, in particolare a progetti pluriennali di interesse generale della comunità sammarinese, nel solco della storia ultracentenaria del Sodalizio”.
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